sabato 22 dicembre 2018

SALUTE: Come rinforzare la schiena con il cobra

SALUTE: rinforzare la schiena con il cobra 


La posizione del cobra è un esercizio facile per migliorare la postura e i dolori ad essa legati. 

Diversi studi hanno comprovato che lo yoga è in grado di apportare benefici ai pazienti che soffrono di mal di schiena o di dolori posturali. 

Con la pratica yoga infatti, la schiena diventa più flessibile e contemporaneamente più resistente. 

A tale scopo è particolarmente indicata la posizione del cobra (Bhujangasana), esercizio di allungamento, utile alle persone che hanno uno stile di vita sedentario. 

L’esercizio non è importante soltanto alla prevenzione dei disturbi lombari ma è anche un vero e proprio rimedio terapeutico. 




Come eseguire l’esercizio 

Il cobra è perfetto per allungare gli addominali e far scomparire i problemi alla colonna vertebrale. Quest’esercizio semplice richiede poco tempo di preparazione e può essere praticato direttamente a casa. 

L’esecuzione corretta prevede 5 passaggi: 

1. Distendersi a terra, con la pancia e il viso rivolti verso il basso.

2. Portare le mani al pavimento, piegando i gomiti. E’ importante tenere i gomiti stretti lungo i fianchi e le mani esattamente sotto le spalle.

3. Allungare le gambe, tenendo il dorso dei piedi rivolto a terra.

4. Spingere le mani a terra e contemporaneamente sollevare dolcemente il petto. Il movimento può essere agevolato dalla contrazione dei glutei e dalla spinta del bacino verso il basso. Inoltre è importante tenere le spalle aperte e orientate verso il basso.

5. Una volta raggiunto il limite di piegamento , portare la testa all’indietro e guardare in alto. A questo punto mantenere la posizione per qualche secondo, respirando profondamente. 


E’ consigliabile uscire dalla posizione lentamente, con consapevolezza. Eseguire la posizione per tre volte di seguito in modo da allenare le braccia a sostenere il peso del corpo. 


Cobra modificato 

Molti istruttori yoga hanno sviluppato posizioni modificate meno impegnative, per principianti, persone con poca flessibilità, che praticano raramente attività fisica o che soffrono di problemi alla schiena. 

  • Posizione del cobra bassa: sollevare il busto senza inarcare completamente la schiena, spingendo leggermente le mani a terra 
  • Posizione della sfinge: sollevare il busto, lasciando i gomiti appoggiati al pavimento 
  • Posizione del cobra alta: sollevare il busto e inarcare la schiena, senza piegare però la testa all’indietro 
  • Posizione con sostegno: è possibile eseguire il cobra con un cuscino sotto il bacino, per sentire meno pressione 





Controindicazioni 

La posizione del cobra è invece sconsigliata per: 

  • Pazienti affetti della sindrome del tunnel carpale 
  • Persone che soffrono di dolore ai gomiti 
  • Donne in gravidanza 


sabato 15 dicembre 2018

SALUTE: Dolori articolari - la Cervicale

SALUTE: Dolori articolari - la Cervicale 

Il dolore al collo è un disturbo comune, invalidante e costoso. 

L'esercizio fisico è un approccio terapeutico. 

Il dolore cervicale colpisce una percentuale sempre più alta della popolazione adulta e anziana, con un’incidenza che raggiunge percentuali variabili tra il 30 e il 50% della popolazione generale. 

In almeno il 15% dei pazienti il sintomo persiste per oltre tre mesi in modo continuativo, assumendo la caratteristica di dolore cronico non specifico. 




Molte persone lavorano a lungo su compiti monotoni e di conseguenza soffrono con una certa frequenza di dolore al collo. La vita e il lavoro del lavoratore sono fortemente influenzati dal dolore cervicale, che si associa ad una funzionalità limitata del rachide cervicale e ad una limitazione della capacità lavorativa, con conseguente riduzione della qualità della vita. Il dolore può anche influire negativamente anche sulla coordinazione e l’equilibrio, specie se diventa cronico. 

La fisiopatologia del dolore cervicale cronico non è ancora del tutto chiara: studi scientifici hanno evidenziato la presenza di un disturbo del metabolismo ossidativo a livello delle cellule dei muscoli del collo; non a caso, l’origine del dolore è associata a un difetto della circolazione locale muscolare o del metabolismo. 

I risultati riportati in recenti studi clinici dimostrano che esercizi specifici di rafforzamento dei muscoli cervicali, eseguiti costantemente per un periodo minimo di dodici settimane, sono in grado di far migliorare il dolore e la funzione articolare. 



Esercizi per la cervicale
1) Mobilizzazione globale del collo - eseguire un lento movimento rotatorio verso destra e verso sinistra 


2) Rinforzo della muscolatura laterale del collo - opporre resistenza ai movimenti di inclinazione laterale con una mano a lati della testa. Ripetere l’esercizio su entrambi i lati 




Gli esercizi che rafforzano la muscolatura sono utili per prevenire dolori al collo e mal di testa.

3) Mobilizzazione del capo - eseguire lenti movimenti del capo in avanti e poi all’indietro. Durante l’esercizio è importante fare attenzione a non piegare la testa 


4) Trazione - eseguire leggere trazioni con un piccolo telo arrotolato e posizionato a circa 45° sul collo 




Piccoli consigli


  • Durante gli esercizi i movimenti devono essere lenti e uniformi. 
  • Ogni esercizio deve essere eseguito da una a cinque volte consecutive, almeno una volta al giorno. La frequenza di ogni esercizio deve essere aumentata in maniera graduale, fino ad arrivare a 10 volte consecutive. 
  • Sospendere immediatamente gli esercizi, se durante l’esecuzione si avverte dolore, formicolii o intorpidimento. 
  • In caso di forti dolori cervicali, consultare il medico. 

lunedì 10 dicembre 2018

SALUTE: Cervicale, cause e rimedi

SALUTE: Cervicale, cause e rimedi 



Il tratto cervicale è la prima parte della colonna vertebrale. Quando si manifesta un dolore a livello del collo che si irradia alle spalle e che rende difficoltosi i movimenti di rotazione e flesso-estensione del capo, si parla di cervicalgia. 


Tale problematica interessa non solo persone anziane, ma fasce di età sempre più giovani (lavoro alla scrivania e /o davanti al monitor). 



Cause 

I principali fattori scatenanti sono: 

=> Errori durante il sonno, dormire sul divano, utilizzare cuscini e materassi non adatti alla propria colonna 

=> Postura scorretta, alla scrivania o al lavoro 

=> Colpi di freddo 

=> Stress psicologico 



Basterà quindi eliminare o modificare alcune “cattive abitudini” per prevenire o 

quantomeno contenere il dolore cervicale nella sua intensità, durata e frequenza. 



Gli esercizi per la cervicale 

Gli esercizi proposti di seguito sono un’utile pratica preventiva e riabilitativa, da eseguire quotidianamente con poche e lente ripetizioni. 


1. Mobilizzazione globale del collo 

Eseguire un lento movimento rotatorio verso destra e verso sinistra. 


2.Rinforzo della muscolatura laterale del collo 

Con una mano a lati della testa opporre resistenza ai movimenti di inclinazione laterale. Ripetere su entrambi i lati. 


3.Mobilizzazione del capo 

Eseguire lenti movimenti di anteposizione (in avanti) e retroposizione (indietro) del capo. Attenzione a non piegare la testa in avanti e in indietro. 


4.Trazione 

Con un piccolo telo arrotolato a posizionato a circa 45° eseguire leggere trazioni sul collo. 




Nell’eseguire ciascun esercizio, ricordarsi che i movimenti dovranno essere lenti e uniformi. È consigliabile fare gli esercizi nei momenti più tranquilli della giornata, quando è più facile concentrarsi ed essere rilassati. 

SALUTE: Dolori al ginocchio

SALUTE: Dolori al ginocchio 


Sento molti atleti che soffrono di problemi al ginocchio. E’ importante NON sottovalutare i dolori o i fastidi che si avvertono.

Pensate solo a questo: una pedalata in media si attesta sulle 90 rpm. Immaginate questo moltiplicato per tutti i minuti che state in bici. Capite subito che il problema può aumentare.

Il ginocchio è l’articolazione più grande del nostro corpo, sottoposta ogni giorno a stress notevoli, a causa dei movimenti in tutte le direzioni dello spazio. Il ginocchio permette la flessione, l’estensione ed un certo grado di rotazione.

Camminare, salire e scendere le scale, correre… anche tutto questo comporta sollecitazione.

Si può incappare in danni legati ai menischi, ai legamenti e alle cartilagini articolari (compresa quella rotulea), poiché quest’attività, è già di per sé usurante. 




Quindi si può rischiare:

- lesioni da usura

- lesioni acute (distorsioni, rottura dei crociati o del menisco)

Al di là del fatto che è opportuna una visita medica in caso di trauma o dolore, vediamo in sintesi dei suggerimenti per prevenire il dolore.



Gli esercizi per prevenire il dolore

Già dopo 3-7 giorni da un trauma generico di lieve entità, al ginocchio, è consigliabile iniziare con una fisioterapia “leggera”, per prevenire lo sviluppo di rigidità articolare e l’atrofia muscolare. Dopo circa un mese, si può passare ad esercizi più impegnativi e alla rieducazione del ginocchio.

Gli esercizi proposti di seguito sono utili per mobilizzare e rinforzare sia l’articolazione del ginocchio che la muscolatura della gamba.



ESERCIZIO ISOMETRICO

La posizione di partenza è supina con una gamba stesa con un cuscino sotto al ginocchio, mentre l’altra gamba è piegata. Nell’esecuzione premere il ginocchio sul cuscino per 5 secondi, con il piede a martello (effettuare 2 serie da 10 ripetizioni). L’esercizio può essere eseguito anche stando appoggiati sui gomiti. 





ESERCIZIO A GAMBA TESA

La posizione di partenza è in decubito supino. Nell’esecuzione portare a 90° l'angolo tra gamba e piede, estendendo con decisione il ginocchio. Sollevare la gamba tesa e poi scendere molto lentamente, fino a toccare nuovamente il suolo (effettuare 2 serie da 10 ripetizioni). 




ESERCIZIO DI ESTENSIONE

La posizione di partenza è seduto con le gambe lasciate libere. Nell’esecuzione mettere un cuscino sotto il ginocchio interessato, portare le mani dietro alla schiena ed estendere il ginocchio, mantenendo la gamba tesa per 5 secondi prima di ritornare nella posizione di partenza (effettuare 2 serie da 10 ripetizioni).





La cura

Quando il disturbo è ancora lieve, può essere sufficiente prendere antireumatici e farmaci antinfiammatori per alleviare il dolore; se il dolore persiste è bene recarsi dal proprio medico.



Referenze

Calmbach W. L. and Hutchens M. Evaluation of Patients Presenting with Knee Pain:

Part II. Differential Diagnosis. AMERICAN FAMILY PHYSICIAN; 2003 - Vol 68, N 5

domenica 25 novembre 2018

SALUTE: Torcicollo e adesso?

SALUTE: Torcicollo e adesso?

Esercizi da fare a casa se si avvertono dolori o fastidi al collo

Il torcicollo in linea di massima è di origine reumatica, può colpire a qualsiasi età e si manifesta spesso in seguito ad un colpo di freddo (finestre aperte, capelli bagnati, aria condizionata). 

In caso di torcicollo i muscoli cervicali sono tesi, gonfi e doloranti; i movimenti del collo sono impediti e dolorosi a causa delle contratture muscolari e dell’infiammazione.

Il dolore da torcicollo si irradia verso le spalle, le braccia, le scapole, e può risalire verso la nuca.




Forse non sapevi che...
  • La prevenzione del torcicollo consiste nella ginnastica del collo con movimenti in tutte le direzioni
  • Un leggero massaggio ai trapezi giova al rilassamento di collo e spalle, dopo una giornata di stress o di lavoro pesante
  • Anche una doccia o un bagno caldo può essere utile per il torcicollo




Gli esercizi per il torcicollo

Mobilizzazione globale del collo
Eseguire un lento movimento rotatorio verso destra e verso sinistra.





Rinforzo della muscolatura laterale del collo
Con una mano a lati della testa opporre resistenza ai movimenti di inclinazione laterale. Ripetere su entrambi i lati.




Mobilizzazione del capo
Eseguire lenti movimenti di anteposizione (in avanti) e retroposizione (indietro) del capo. Attenzione a non piegare la testa in avanti e in indietro.




Trazione
Con un piccolo telo arrotolato a posizionato a circa 45° eseguire leggere trazioni sul collo.




Nell’eseguire ciascun esercizio, ricordarsi che i movimenti dovranno essere lenti e uniformi. 
È consigliabile fare gli esercizi nei momenti più tranquilli della giornata, quando è più facile concentrarsi ed essere rilassati.



Referenze

Battaglia PJ et al., Posterior, Lateral, and Anterior Hip Pain Due to Musculoskeletal Origin: A Narrative Literature Review of History, Physical Examination, and Diagnostic Imaging. J Chiropr Med. 2016 Dec;15(4):281-293.

Andreotti, Lupo. Taddei, Marzio Taddei. “Patologia dolorosa muscolo-scheletrica di comune riscontro nella medicina pratica”, S.E.E., 2000 pag. 343


sabato 24 novembre 2018

SALUTE: Sindrome della bandelletta ileotibiale

SALUTE: Sindrome della bandelletta ileotibiale 

Tipico dolore al lato esterno del ginocchio. 

La bandelletta ileotibiale (ITB) è un nastro di tessuto connettivo situato tra la parte esterna della coscia e il ginocchio. La ITB aiuta a stabilizzare e muovere l’articolazione del ginocchio.

La sindrome della bandelletta ileotibiale è comunemente detta “ginocchio del corridore” ed è un processo di tipo infiammatorio a carico della zona. Colpisce prevalentemente runners, ciclisti e sportivi in genere. Anche chi non pratica abitualmente discipline sportive a rischio, tuttavia, ha innumerevoli occasioni nella vita quotidiana per danneggiare le strutture che sostengono e stabilizzano l’articolazione del ginocchio.

La sindrome della bandelletta ileo-tibiale può essere considerata, sostanzialmente, una sindrome da

sovraccarico le cui cause possono essere collegate a fattori predisponenti di natura anatomica e

condizioni sportive.





Ecco 4 rimedi:

1) Allunga: eseguire esercizi di stretching o di yoga permettono di allungare la ITB e prevenire la sindrome della bandelletta ileotibiale

2) Rafforza: rafforzando i glutei sarà possibile controbilanciare il movimento verso l’esterno della coscia.

3) Massaggia: in caso di dolore, un massaggio in profondità può alleviare la tensione della bandelletta ileo-tibiale.

4) Riabilita: dopo un allenamento eccessivo, la ITB può infiammarsi e provocare forti dolori, quindi in questo caso è consigliabile riposo (2-6 settimane) e riabilitazione.


La terapia:

Dopo un trauma al ginocchio anche abbastanza importante, purché non tale da richiedere l’intervento chirurgico immediato, la regola prevede che si proceda almeno in prima istanza a una terapia conservativa, basata sulla strategia PRICE (Protection, protezione; Rest, riposo; Ice, applicazione di ghiaccio; Compression, compressione; Elevation, sollevamento della parte traumatizzata) e sull’impiego di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o analgesici per attenuare il dolore, sempre molto intenso nei primi giorni dopo il trauma.


Referenze:
Beals C. & Flanigan D. A Review of Treatments for Iliotibial Band Syndrome in the Athletic Population. J Sports Med (Hindawi Publ Corp).

domenica 18 novembre 2018

SALUTE: Lombalgia? Il segreto è muoversi!

SALUTE: Lombalgia? Il segreto è muoversi!

Consigli pratici per i ciclsiti ed esercizi da eseguire a casa per combattere o prevenire la lombalgia.

La lombalgia, più comunemente detta “mal di schiena”, è un disturbo comune che coinvolge i muscoli e le ossa della schiena. Si stima che circa il 90% delle persone ne soffrano almeno una volta durante l’arco della propria vita, e gli individui tra i 40 e i 50 anni sono quelli maggiormente colpiti.


Sebbene il dolore alla schiena sia un problema abbastanza comune tra chi pratica ciclismo, questo sport non è un’attività considerata a rischio e anzi, con la giusta posizione in sella, si può ridurre il peso sulla colonna.

Il mal di schiena è un disturbo multifattoriale, tuttavia sulle due ruote è un disturbo collegato soprattutto alla postura errata sulla bicicletta.


Gli esercizi per il mal di schiena

Il segreto per la lombalgia è muoversi prima possibile con esercizi per il rafforzamento della colonna e dei muscoli della schiena:







La terapia del dolore

Quando il disturbo è in uno stadio da lieve a moderato, i trattamenti a disposizione sono: la terapia con farmaci e la fisiochinesiterapia; se il dolore persiste è bene recarsi dal proprio medico.

La terapia a base di FANS (antinfiammatori non steroidei) come il naprossene, l’ibuprofene e il flurbiprofene, riduce l'infiammazione e il dolore per diverse ore.




giovedì 1 novembre 2018

SALUTE: la Coxalgia

SALUTE: la Coxalgia

Parliamo di dolori articolari dello sportivo, in questo caso del dolore classico che si manifesta tra anca e inguine. 


Ecco i consigli per i ciclisti.

Molti ciclisti manifestano dolore all’inguine, che con il tempo si diffonde a tutta l’anca e si irradia a cosce e glutei. Questo dolore può essere scatenato da fattori genetici, infiammatori, traumatici, degenerativi o da errori posturali. 

La coxalgia è associata ad un processo patologico a carico dell'articolazione coxofemorale (l’articolazione tra la testa del femore e l'osso iliaco del bacino) e si manifesta proprio con un dolore all’anca che si estende a inguine, glutei, cosce e ginocchia. È una patologia che tende a risolversi spontaneamente con riposo e terapia a base di farmaci antinfiammatori, per una durata di circa 7-10 giorni. 


La terapia 

Quando il disturbo è in uno stadio da lieve a moderato, i trattamenti a disposizione sono: la terapia con farmaci e la fisiochinesiterapia; se il dolore persiste è bene recarsi dal proprio medico.

La terapia a base di FANS (antinfiammatori non steroidei) come il naprossene, l’ibuprofene e il flurbiprofene, riduce l'infiammazione e il dolore per diverse ore. 


Gli esercizi per la riabilitazione dell’anca:

1. Rotazione

Da sdraiati, afferrare un ginocchio con le mani ed eseguire lenti movimenti di rotazione dell’anca sempre più ampi. 

2. Flessione ed estensione

Appoggiando al pavimento mani e ginocchia eseguire flessioni ed estensioni dell’anca. 

3. Rinforzo dei muscoli flessori

Da sdraiati portare il ginocchio al petto opponendo resistenza con le mani. In questo modo si rinforzano i muscoli che flettono l’anca. 

4. Intra-rotazione

Da sdraiati eseguire lenti movimenti di rotazione verso l’interno dell’anca. 


Eseguire ogni esercizio da 1 a 5 volte consecutive, almeno una volta al giorno. Aumentare in modo graduale la frequenza di ogni esercizio fino ad arrivare a 10 volte consecutive, anche 2 sessioni al giorno.


Bibliografia

Lindner D, Agar G, Domb BG, Beer Y, Shub I, Mann G. An unusual case of leg pain in a competitive cyclist: a case report and review of the literature.

sabato 27 ottobre 2018

SALUTE: Yoga da fare a casa

SALUTE: Yoga da fare a casa


Molti sportivi "snobbano" lo Yoga perché lo reputano inutile o meramente meditativo.


Niente di più sbagliato. Provate ad eseguire certi esercizi e poi ne parliamo.

Certamente la componente mentale è notevole. Però questo può portare un aiuto alla concentrazione sia sul campo lavorativo che studentesco.

Però non è per nulla da sottovalutare il vantaggio fisico che ne consegue con questa attività. 



Se avete un corpo che sta bene, potete fare ciò che volete.


I migliori esercizi posturali per principianti allo yoga.



Posizione del gatto e della mucca 
La posizione del gatto e della mucca Bitilasana è una delle posizioni più praticate nello yoga. 

Questo movimento dinamico ha effetti benefici anche sull’apparato digerente e sugli organi riproduttivi. L’esercizio è di facile esecuzione e aiuta il riscaldamento. Solitamente per la posizione del gatto si ripetono un minimo di 3 cicli di esecuzione. 



Esecuzione:
  1. La posizione di partenza è in ginocchio con le mani a terra 
  2. Posizionare le ginocchia alla larghezza dei fianchi, la schiena è curva e la testa è in linea con la colonna vertebrale. Rivolgere il coccige verso il basso e contrarre leggermente i glutei 
  3. Espirando distendere lentamente la colonna; contemporaneamente sollevare la testa guardando verso l’alto 
  4. Nella fase di espirazione, contrarre i muscoli addominali verso la colonna 



Benefici dell'asana:

  • migliora la rigidità della schiena, rendendo più flessibile la colonna vertebrale, il collo e le spalle 
  • modifica la postura e allevia il mal di schiena 
  • regolarizza il ciclo mestruale e allevia i crampi durante il periodo mestruale



Posizione del ponte

La posizione della ruota Chakrasana, più comunemente conosciuta come la posizione del ponte, è in grado di apportare diversi benefici alla salute. Con questa posizione vengono allungate e distese diverse parti del corpo e grazie alla pratica è possibile aumentare la flessibilità delle spalle, della colonna vertebrale e dei flessori dell’anca. Il trucco per riuscire a portare a termine la posizione del ponte è quello di iniziare a scaldare e allungare i muscoli progressivamente.



Esecuzione:

  1. La posizione di partenza è supina (utilizzare un tappetino da yoga) 
  2. Piegare le ginocchia e appoggiare le piante dei piedi a terra, afferrando le caviglie con le mani 
  3. Piegare i gomiti e appoggiare i palmi delle mani sul pavimento con le dita rivolte verso le spalle 
  4. Premendo i piedi al suolo, spingere il bacino verso l’alto e infine sollevare i glutei 
  5. Facendo forza sulle mani avvicinare le scapole ai glutei sollevati. Piedi e mani rimangono paralleli 
  6. Espirare sollevando la teste. Lentamente allungare braccia, gambe e schiena quanto possibile 
  7. Questa è la posizione finale da mantenere in equilibrio per alcuni secondi 

Benefici dell'asana:
  • rilassa la mente 
  • contribuisce ad alleviare lo stress 
  • previene l’insorgenza del mal di schiena rinforzando gli erettori spinali e i glutei 
  • migliora la respirazione, espandendo il torace. 




Posizione del cobra


La posizione del cobra Bhujangasana, esercizio di allungamento, è utile alle persone che hanno uno stile di vita sedentario. L’esercizio è perfetto per allungare gli addominali e far scomparire i problemi alla colonna vertebrale.



Esecuzione:
  1. La posizione di partenza è a terra, con la pancia e il viso rivolti verso il basso. 
  2. Portare le mani al pavimento, piegando i gomiti. E’ importante tenere i gomiti stretti lungo i fianchi e le mani esattamente sotto le spalle. 
  3. Allungare le gambe, tenendo il dorso dei piedi rivolto a terra. 
  4. Spingere le mani a terra e contemporaneamente sollevare dolcemente il petto. Il movimento può essere agevolato dalla contrazione dei glutei e dalla spinta del bacino verso il basso. Inoltre è importante tenere le spalle aperte e orientate verso il basso. 
  5. Una volta raggiunto il limite di piegamento , portare la testa all’indietro e guardare in alto. A questo punto mantenere la posizione per qualche secondo, respirando profondamente. 



Benefici dell’asana:
  • aumenta la flessibilità della colonna vertebrale e lo sviluppo dei muscoli della schiena 
  • allevia i dolori alla schiena (come lombalgia, ernia al disco, sciatalgia e cervicalgia) 
  • attiva la circolazione sanguigna, sopratutto a livello degli organi addominali 
  • contribuisce a regolarizzare il ciclo mestruale 





Referenze



Su-Ying Tsai. Effect of Yoga Exercise on Premenstrual Symptoms among Female Employees in Taiwan. Int. J. Environ. Res. Public Health 2016, 13(7), 721



Sakuma, Y.; Sasaki-Otomaru, A.; Ishida, S.; Kanoya, Y.; Arakawa, C.; Mochizuki, Y.; Seiishi, Y.; Sato, C. Effect of a home-based simple yoga program in child-care workers: A randomized controlled trial. J. Altern. Complement. Med. 2012, 18, 769–776



Sherman KJ, Cherkin DC, Erro J, Miglioretti DL, Deyo RA. Comparing Yoga, Exercise, and a Self-Care Book for Chronic Low Back Pain: A Randomized, Controlled Trial. Ann Intern Med. 2005;143:849–856. doi: 10.7326/0003-4819-143-12-200512200-00003



http://yoga.isport.com/yoga-guides/how-to-do-cat-cow-pose-in-yoga



https://avani-yoga.co.uk/wp-content/uploads/2016/09/2100-Asanas_-The-Complete-Yoga-Poses-Daniel-Lacerda.pdf



https://garagegymplanner.com/benefits-of-cobra-yoga-stretch/



sabato 20 ottobre 2018

SALUTE: la tua postura è corretta?

SALUTE: la tua postura è corretta? 


Non so abbiate mai fatto una riflessione sulla vostra postura. Essere in grado di valutare se la propria postura sia corretta, potrebbe essere di grande aiuto.

Ebbene, esiste un test da poter eseguire a casa per valutare se la propria postura è corretta.


La postura è la posizione che assume il corpo nello spazio e la relazione spaziale tra le varie parti del corpo. Il mantenimento delle curve fisiologiche è importantissimo per la resistenza della colonna vertebrale, che acquista una maggiore capacità di ammortizzare pressioni e sollecitazioni meccaniche.

In assenza di particolari patologie, una delle cause più comuni del dolore alla schiena è l’alterazione della postura. Per la prevenzione del mal di schiena e dei traumi muscolari è fondamentale adottare una postura corretta. 






Test posturale

Una postura scorretta non ha conseguenze negative immediatamente visibili. Proprio per questo motivo è importante controllare la propria postura e riportare il corpo in asse.

Esiste un test che può essere svolto direttamente a casa, per valutare se la postura è corretta.



Esecuzione:

posizionarsi davanti ad uno specchio, con i piedi paralleli e le braccia lungo i fianchi.


osservare allo specchio l’altezza dei fianchi, la posizione dell’ombelico e la distanza tra i gomiti e il girovita.


la postura è decisamente scorretta se un’anca è più alta dell’altra, oppure se l’ombelico è spostato rispetto al centro, ed è possibile avvertire una sensazione di dolore in zona lombare. 



Questo semplice test è molto utile per valutare un’eventuale asimmetria degli arti, che spesso provoca il mal di schiena.



Tutti i benefici di una postura corretta:

  • Maggiore mobilità fisica 
  • Agilità più sviluppata 
  • Migliore resistenza 
  • Riduzione del mal di schiena e dei dolori cervicali 



Consigli per adottare una postura corretta stando seduti:

  • La posizione di riposo corretta prevede una razionale disposizione dei punti di appoggio. 




  • Utilizzare preferibilmente sedie rigide con i braccioli e appoggiare la schiena sulla spalliera. Per chi soffre di dolori alle spalle, è utile appoggiare il gomito su un supporto rigido in modo da tenere la testa dell’omero sollevata. 



  • Non rimanere seduti per lungo tempo. Se si è costretti a stare seduti, cambiare spesso posizione. 





Referenze
Schwerla F. et al. Osteopathic Manipulative Therapy in Women With Postpartum Low Back Pain and Disability: A Pragmatic Randomized Controlled Trial. The Journal of the American Osteopathic Association, July 2015, Vol. 115, 416-425

Kenneth Anderson, David G. Behm.(2005), The impact of instability resistance training on Balance and Stability. Sports Med, 35, 1: 43-53

Federico B. et al. Modificazioni della postura in gravidanza. Riv. It. Ost. Gin. - 2007 - Vol. 16, pp. 707-722

Bey M.E et al. The effect of a maternity support belt on static stability and posture in pregnant and non-pregnant women. J Biomech. 2018 May 18. pii: S0021-9290(18)30353-1