LA PEDALATA ROTONDA
Tecnica di pedalata efficace
Premessa: la tecnica, in generale, non solo nella pedalata, ricopre una parte fondamentale della nostra attività ciclistica. Non solo per il discorso “maggior risultato con minor sforzo”, ma anche per una maggiore sicurezza a tutto tondo, anche di prevenzione, vedi infiammazioni, o quant'altro potrebbe nascere da modi o posizioni scorrette di pedalare o stare in bicicletta.
La pedalata rotonda funziona semplicemente usando in sinergia le gambe: una spinge e l'altra tira, ma NON come fa la maggior parte degli Amatori che procede con la classica pedalata a “stantuffo”.
Vediamo come comprendere il concetto della pedalata rotonda, cercando di spiegarlo nel modo più semplicemente possibile.
Il gesto della pedalata si svolge in 4 fasi (vedi immagine in fondo).
Partiamo dal presupposto che un giro completo sia di 360°.
La 1^ fase è quella di spinta, quella che tutti facciamo; avviene dai 20° ai 145° del ciclo completo di pedalata. Usiamo prevalentemente i quadricipiti.
La 2^ fase è chiamata punto morto inferiore; va da 145° a 215°. Il piede si prepara per la trazione.
La 3^ fase è quella della trazione: semplicemente "tiriamo" verso l'alto; va da 215° a 325°. Usiamo prevalentemente i bicipiti femorali.
La 4^ fase è chiamata punto morto superiore; va da 325° a 20°. Il piede si prepara alla spinta verso il basso.
Precisazione: con frequenze di pedalata fra le 100 e le 120 rpm, le fasi "morte" sono saltate a causa della velocità di esecuzione.
Suggerimento: durante la pedalata, concentratevi solo sulla fase di trazione, pedalando solamente "tirando" verso l'alto i piedi, senza eseguire la fase di spinta verso il basso, oppure pedalate con una gamba sola (monopodalico) ovviamente in piano (in salita rischiate di cadere). Si tratta solo di un esercizio tecnico (più facile sui rulli). Vi farà subito capire i vostri punti morti.
CONCLUSIONI
C'è chi definisce la pedalata rotonda come le onde del mare. Rende bene l'idea ed è pure poetico.
Ma una volta un prof, per spiegare la pedalata rotonda, usò quest'immagine: è come quando ci puliamo la suola della scarpa dopo aver pestato una cacca. Meno poetica, ma molto efficace e facilmente visualizzabile.
In tutto ciò è importantissimo che la posizione delle tacchette sia in asse con il metatarso. A tal fine consiglio caldamente una visita da un biomeccanico.
Trucco mentale: durante la spinta concentratevi sul "sentire" il tallone posizionato più in basso rispetto alla punta del piede. Attenzione: non ho detto che dovete "sentire" la spinta fatta dal tallone. La spinta viene impressa dalla pianta del piede. Intendo "sentire" come visualizzare mentalmente.
Sentire (o avvertire o pensare, come preferite) il tallone più basso della punta del piede, vi aiuterà poi nel gesto della risalita (la 3^ fase, ovvero la trazione), perché tenderete a richiamare verso l'alto il tallone: avrete la sensazione di tirare "indietro" il piede.
Suggerimento: durante un'uscita, quando fate un cavalcavia, non alzatevi in piedi sui pedali, rimanete seduti e concentratevi sulla 3^ fase della pedalata, ovvero la trazione. Vi aiuterà molto a capire e sentire il gesto della pedalata rotonda.
Sempre durante un’uscita, in momenti di relativa tranquillità, potete concentrarvi sulla pedalata, provate a immaginare di disegnare dei cerchi con i pedali. Se sentite o avvertite che state procedendo a stantuffo, come dei pistoni che salgono e scendono, non state procedendo nel miglior modo possibile.
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