venerdì 31 agosto 2018

SALUTE: troppo lavoro, fa male?

SALUTE: troppo lavoro, fa male?


Non vi è mai capitato di sentire o avvertire una sensazione di rigidità al collo o alle spalle dopo una giornata di lavoro in ufficio?

Rimanere troppe ore in una stessa posizione non fa bene. Il nostro corpo ha bisogno di muoversi.


Ora, non entro nel merito delle varie tipologie di lavoro "fisico" che sicuramente sono usuranti, ma che comunque permettono un certo movimento al proprio corpo.

Poi, verissimo, certe sensazioni di rigidità possono capitare a tutti, non solo a chi svolge un lavoro sedentario da scrivania e che rimane troppo tempo in una certa posizione. 


Tra l'altro, sono sempre più le persone che avvertono problemi al polso destro, dovuti all'utilizzo del mouse. In questo caso, lo sanno bene in molti, ogni tanto sarebbe il caso di utilizzare l'altra mano, in modo tale da dare "respiro" all'altra.

Ma i problemi principali riguardano comunque collo e spalle. 


Per prevenire l’insorgere dei dolori articolari si può seguire alcuni stratagemmi, che possono diventare parte integrante delle proprie abitudini. Non che sia facile, ma sicuramente può aiutare.





1. Regolare la sedia ed appoggiare bene i piedi a terra
Porta lo schienale della sedia ad un'angolazione di 100-110°. Mentre l'altezza della sedia deve essere tale da consentire ai piedi di poggiare a terra e alle ginocchia di formare un preciso angolo di 90° con il pavimento. 

2. Mantenere la schiena dritta. Siediti con la schiena dritta, sposta i fianchi più indietro possibile ed assicurati che la tua schiena rimanga appoggiata allo schienale della sedia. Non assumere la cattiva abitudine di incrociare le gambe all'altezza delle cosce o delle ginocchia.



3. Rilassa le spalle e non tendere o incurvare il collo. Assicurati di avere le spalle rilassate, i gomiti leggermente aperti, i polsi e le mani dritti. Questi piccoli accorgimenti ti aiuteranno ad evitare di piegare il busto in avanti o di assumere una postura a gobbo.



4. Regola l'inclinazione del monitor. Angola il monitor leggermente verso l'alto in modo da stare dritto. Fai attenzione a non inclinarlo troppo altrimenti sarai costretto a spingere in fuori il mento per riuscire a vedere pienamente lo schermo.



5. Regola l'inclinazione della tastiera a seconda della tua posizione. Inclina la tastiera, mediante gli appositi piedini, in modo da tenere le mani e i polsi dritti ed allineare i tasti al centro del tuo corpo. Se ad esempio siedi con la schiena leggermente inclinata indietro, inclina la tastiera verso di te, se siedi invece con la schiena dritta o in avanti, inclina la tastiera nell'altro senso. Se infine siedi vicino alla tastiera posizionati in modo da avere la tastiera di fronte al tuo corpo.



Quando inizierai a correggere la tua postura probabilmente ti sentirai dolorante o indolenzito mentre il tuo corpo proverà ad adattarsi alle nuove posizioni, non preoccuparti col tempo ne assaporerai i benefici.


Studi recenti hanno dimostrato che i benefici di una buona postura sono innumerevoli e possono addirittura incrementare le tue performance lavorative.



Una corretta postura può aiutare a:

       Migliorare le capacità di apprendimento e memoria

       Migliorare la respirazione

       Incrementare la produzione di testosterone

       Rendere la figura slanciata e magra

       Ridurre l’insorgere dei dolori muscolo-scheletrici

       Migliorare l’umore



sabato 25 agosto 2018

SALUTE: IL COLPO DELLA STREGA

IL COLPO DELLA STREGA


Si sa che con una certa età, gli acciacchi aumentano. Fra questi, anche il cosiddetto “colpo della strega” è un evento che si può verificare con facilità.
Se si rimane vittime di questo colpo della strega, per noi ciclisti, la faccenda non è per nulla simpatica, visto e considerato che si avverte un acuto dolore che blocca i muscoli lombari.
Il fenomeno è estremamente fastidioso e soprattutto la contrattura muscolare impedisce il movimento per diversi giorni e quindi meno giorni di allenamento.



Quali sono le cause?

Alla base di un colpo della strega occasionale non ci sono condizioni patologiche acute o croniche e l’evento non comporta danni specifici ai muscoli paravertebrali coinvolti.
Invece, è importante rivolgersi al medico quando episodi di colpo della strega si presentano:
ü  più volte nell’arco dell’anno;
ü  regolarmente in concomitanza con una particolare attività;
ü  in circostanze differenti.
E’ preferibile rivolgersi ad un ortopedico esperto di patologie della colonna vertebrale per approfondire la situazione con eventuali esami e indagini strumentali e per verificare la possibile presenza di malattie vertebrali o discali, che possono favorire l’infiammazione della muscolatura lombare.


Chi colpisce di più?

Il colpo della strega colpisce maggiormente le persone con muscoli lombari poco elastici e tonici. Questa condizione è dovuta a:
ü  ragioni costitutive;
ü  scarso allenamento fisico;
ü  stile di vita sedentario;
ü  mantenimento protratto di posture non fisiologiche;
ü  lavori pesanti non commisurati alle potenzialità individuali, soprattutto se svolti in ambienti freddi.

Il disturbo può manifestarsi in qualunque momento della vita, tuttavia sono più spesso interessate le persone che hanno superato i 35-40 anni di età. Un ulteriore fattore di rischio è il sesso: gli uomini sembrano essere più colpiti rispetto alle donne.


Soluzioni

La principale soluzione da attuare sta nella quotidianità: STRETCHING e allenamento per tonificare il CORE, da farsi anche tutti i giorni.

Non serve dedicarci tantissimo tempo: un paio di esercizi fatti la mattina e la sera possono essere già sufficienti come strumento di prevenzione.

Una volta però che si viene prende il colpo della strega, c’è poco da fare: riposo e anti-infiammatori (non steroidei) dietro indicazioni mediche.



giovedì 16 agosto 2018

SALUTE: Dolore ai polsi

SALUTE: Dolore ai polsi

Per noi amatori, che di solito ci capita di avere tempo a disposizione nel weekend per poter fare delle uscite lunghe, si può andare incontro a qualche problema derivante dalle tante ore passate a pedalare.

Non si tratta di mal di gambe... quello viene soprattutto perché abbiamo spinto molto e abbiamo fatto un bel po' di salita.
Ma si sa che un po' di dolore muscolare poi passa.

C'è invece una situazione più subdola, alla quale si può dar poca considerazione, ma che alla lunga lascia il segno e potrebbe portare qualche problema.

Durante una lunga uscita, stiamo sempre con le mani sul manubrio, ovviamente.
Pur cambiando posizione, la pressione che esercitiamo sui nostri polsi è bene o male costante per tutta l'uscita. Questo per sorreggere il nostro busto.
Poi è vero che comunque intervengono tutti i vari muscoli della parte superiore del nostro corpo, ma l'appoggio riceve tutta la pressione più o meno pesante del nostro busto.

Se a tutto ciò aggiungiamo le vibrazioni della strada, che purtroppo sappiamo bene non essere perfetta... ecco che certi segnali che arrivano dai polsi NON vanno sottovalutati.



Questo perché si può incappare nella sindrome del tunnel carpale, derivante appunto da una pressione costante esercitata sull'articolazione del polso per un lungo periodo di tempo e in presenza di vibrazioni. 
Questa condizione ha un'incidenza sulla popolazione generale di circa il 5%.

Controllare la frenata per modulare la discesa, soprattutto poi per chi pratica Mountain Bike, aumenta poi questo rischio, ovvero il rischio di infiammare i tendini sia per lo sforzo profuso e continuo, ma anche per colpa magari di una posizione errata.

A quanti è mai capitato di arrivare in fondo a una discesa e far fatica ad aprire le mani?
Chiaro segno che l'intensità NON è stata bassa.



Tutti noi tendiamo a sottovalutare certi segnali, ma non ci rendiamo conto che i disturbi derivanti da questo processo possono essere spesso più importanti di quello che si crede.
Se si avverte del dolore anche nei giorni successivi, la prima cosa da fare è rispettare il riposo.
Dopo un'uscita importante, di molte ore o di percorsi molto tecnici (MTB), appena rientrati a casa si può utilizzare un po' di ghiaccio.
Se usate dei farmaci antinfiammatori, mi raccomando: devono essere prescritti dal medico.
Tutt'al più potete sempre chiedere in Farmacia un consiglio.

Piccoli consigli
Esistono alcune possibili accorgimenti per prevenire i dolori derivanti dall’infiammazione dei tendini dei polsi.

1) Visita Biomeccanica

Un bravo Biomeccanico sa mettervi in sella come si deve, senza rischiare di arrivare ad infiammazioni varie dovute soprattutto alla posizione non corretta. Passiamo ore e ore in sella e in una posizione che rimane pressoché invariata per quasi tutto il tempo (ogni tanto ci si alza in piedi). Quindi la posizione in sella non va lasciata al caso.

2) Sistemare le leve dei freni alla distanza corretta

Anche le leve dei freni devono essere posizionate in modo corretto. Non dovete fare degli sforzi per arrivare a pinzare. Il polso deve rimanere dritto.
Un consiglio utilissimo per facilitare la ricerca della giusta posizione è quello di pensare a braccio-polso-mano come ad un unico blocco senza snodi.

3) Rinforzare i polsi

E’ consigliabile praticare esercizi di rinforzo per i polsi e dei muscoli estensori e flessori. In questo modo i tendini non verranno stressati di colpo con l’uso intensivo delle frenate in discese lunghe o ripide o comunque da ore e ore (una volta tanto) passate in bici. Se soprattutto non siamo abituati alle lunghe distanze, farlo sporadicamente (anche una sola volta la settimana) potrebbe comportare qualche problema, proprio per il fatto che non siamo abituati.

Per rafforzare i polsi, potete utilizzare le classiche pinze oppure eseguire questo esercizio che si può fare tranquillamente in casa, da ripetere più volte e volendo anche la sera dopo cena.
Potete farlo più volte in autonomia. Strizzate girando in un senso, poi nel senso opposto e così via. Fate una pausa quando sentite i muscoli affaticati. Dopo di che potete ripetere.